Che cos'è la sindrome di Asperger?

La sindrome di asperger è una forma di autismo senza compromissione cognitiva ed intelligenza nella norma. Le persone con sindrome di asperger sono quindi persone con autismo e potrebbero:
  • Trovare difficile come interagire con le altre persone
  • Trovare difficile comprendere cosa le altre persone possono provare e pensare
  • Trovare cose come luci e/o suoni molto stressanti e dannosi
  • Essere ansiosi in particolari circostanze come eventi sociali e situazioni inaspettate
  • Necessitare di tempi più lunghi per processare e comprendere le informazioni
  • Fare e/o pensare le stesse cose continuamente e a lungo

La sindrome di Asperger nel manuale diagnostico DSM-IV faceva parte di quel gruppo di condizioni legate all’autismo con esordio nel periodo dello sviluppo che sono chiamati appunto disturbi del neurosviluppo. Con l’avvento del più recente manuale diagnostico DSM-5 questa sindrome è stata esclusa, ma può continuare ad essere diagnosticata, come “Disturbo dello spettro dell’autismo” o nei casi di maggiore compromissione della comunicazione e minore rispetto ai pattern di comportamento tipici dell’autismo “Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica)”.

Da DSM5 “Gli individui con una diagnosi consolidata DSM-IV di disturbo autistico, disturbo di asperger o disturbo pervasivo dello sviluppo dovrebbero ricevere la diagnosi di Disturbo dello Spettro dell’Autismo. Gli individui che presentano gravi deficit nella comunicazione sociale, ma i cui sintomi non soddisfano i criteri dell’autismo dovrebbero essere valutati per il disturbo di comunicazione sociale pragmatica.” Per comprendere cosa sia la sindrome di asperger occorre quindi prima comprendere cosa sia l’autismo, anzi più correttamente lo spettro dell’autismo.

Che cos'è l'autismo?

L’autismo e una differenziazione neurogenetica dalle cause biologiche e ambientali miste. Non e quindi una malattia, ma un modo di essere, si nasce autistici e lo si rimane per tutta la vita. Condizioni e sintomi possono variare da persona a persona da una variante piu severa e quindi patologica fino ad una variante normale dove la qualità della vita della persona in questione non e significativemente compromessa.

L’autismo è una condizione dalla sintomatologia variabile nell’intensità e nella qualità che presenta due specifiche aree deficitarie ovvero quella della comunicazione sociale e quella degli interessi ristretti e stereotipati. Queste aree possono essere compromesse in maniera differente e variare da persona a persona.

Per comprendere l’autismo occorre abbandonare gli stereotipi a cui siamo abituati. Le persone con autismo non sono necessariamente persone isolate, persone che non parlano o chiuse nel loro mondo, non sono neppure tutti geni della matematica. Molte delle persone con autismo hanno desiderio di socialità, ma non dispongono degli strumenti per esprimerlo in maniera socialmente comprensibile o adeguata.

Le più recenti scoperte hanno dimostrato che nelle persone con autismo si attivano diverse aree al livello percettivo modificando totalmente la cognizione che queste hanno della realtà circostante. Questo spiegherebbe anche altre condizioni come i disturbi dell’umore e la schizofrenia, smantellando il concetto malattia mentale, avvalorando l’importanza della relatività di ogni individuo.

Le persone con sindrome di Asperger a prima vista non hanno nessun tipo di diversità clinica, ma il loro modo autistico di percepire si esprime in comportamenti fuori dal comune, a volte senza gravi problemi, spesso con conseguenze tragiche e dannose. Generalmente questi comportamenti sono interpretati come stranezza, pazzia, bizzarria, maleducazione, egoismo o pigrizia. Mentre prestando una maggiore attenzione si comprende che potrebbe esserci dell’altro.